Giunto al quarto lungometraggio Andrea Di Stefano firma la sua opera più convincente, grazie alla capacità di muoversi attraverso i generi con grazia e naturalezza.
Prendersi cura della vigna, cercare di farla germogliare, lungi (o forse no?) dalla metafora evangelica, significa prendersi cura di noi, della società, della capacità di rimettere l’uomo al centro della discussione.
Maghi criminali che ritornano, giocatori di tennis che crescono, maestri che nascondono, disoccupati che corrono, ereditieri che scoprono. E molto altro, con pochi schermi.
Nonostante l'argomento delicato, nonostante la tentazione di placare la sete di vendetta anziché soddisfare il desiderio di giustizia, il maestro non dimentica quel pizzico d'ironia che mette in ridicolo il sistema e denuncia l'ipocrisia della istituzioni.
Jafar Panahi smuove i cocci e rivela quello che non è solo un filo, bensì un’idra di cappi che adornano i colli dei persiani fin dalla nascita, in una morsa che consente solo il minimo movimento, vigilato da un controllo il cui raggio giunge fino alla parola.
Pur senza picchi di genio ed originalità particolari, Diamant Brut aderisce bene al suo forte personaggio centrale e descrive indole, tenacia e determinazione di una figura femminile "deformata" da una smania di riscatto che si trasforma in isterica ossessione
Una favola ecologica e fantastica che salta di epoca in epoca contando su contrasti indubbiamente accattivanti. Funziona soprattutto nell'attenta ricostruzione della Parigi di primi '900, ma risulta affaticato e retorico nella parte moderna, affossata da un messaggio buonista
L'incubo onirico di Mamoru Oshii arriverà finalmente al cinema in Italia, distribuito da LuckyRed, dal 4 dicembre. Pensiamo sia importante sostenere l'iniziativa e dare più visibilità possibile a questo avvenimento. Condividete la notizia e cercate di recarvi in sala!
Hal & Harper preme sui punti di giuntura cicatrizzati che tutti ci adornano, quelli che ci consentono di tenere insieme i pezzi. E poi ti spezza. E lo sappiamo che adesso la volete vedere subito e invece no. Ancora non c'è.
Troppi film, troppe commedie italiane, troppi pollici giù, prima di arrivare al centro nevralgico delle uscite di questa settimana. Che comunque c'è eh... Si tratta solo di avere pazienza.
Quattro anni di violente azioni militari, atte a realizzare l’evacuazione forzata dei palestinesi da Masafer Yatta. Case, gabinetti, scuole, il parco giochi, i pozzi, i pollai, i recinti di pecore vengono abbattuti, poi ricostruiti di notte e poi abbattuti ancora. Senza soluzione di continuità.
Guillaume Nicloux non realizza un biopic canonico ma cerca di liberarsi dei luoghi comuni del genere restituendo una figura di donna anticipatrice e innovativa, quasi un alieno rispetto alla propria epoca.
Uno degli esempi più straordinari di animazione d'avanguardia europea. Uno dei veri capolavori assoluti del medium dell'animazione e della settima arte surrealista e avveniristica del '900. Ossia: Il pianeta selvaggio di René Laloux in (poche) sale.
Panahi torna davvero alle radici del Neorealismo con un film dove l'azione è continua, girato quasi tutto in esterni autentici, senza l'approvazione del governo. Un film che, come avrebbe detto il compianto Morandini, "ha la traiettoria di una sassata".
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok